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Lavoro freelance: ora piace alle aziende

Il lavoro freelance in Italia cresce. Crescono le professioni digitali e le imprese vedono la necessità stringente di adeguarsi alla visione del lavoro trasformata dalla situazione straordinaria che abbiamo vissuto.

Nuovi i tempi, nuove le modalità. E i freelance, che da anni sperimentano il lavoro da remoto, strategie di resilienza e per aumentare la produttività in condizioni lavorative alternative – coworking, bar, mezzi di trasporto, luoghi pubblici – sono avvantaggiati.

Cos’è il lavoro freelance?

Quando ho scelto di diventare freelance, ancora non sapevo di esserlo. Nell’anima. Curioso vero. L’ho imparato strada facendo, nel capire che alcuni valori per me fondamentali, come la libertà e l’indipendenza, erano una parte vitale che potevo assecondare.

Ecco perché la mia definizione di lavoro freelance viene dal cuore. Penso sia quel tipo di attività autonoma – con partita Iva – che crei con passione sulle tue peculiarità, quando cominci a essere consapevole dei tuoi talenti e, con determinazione, cresci. Con impegno impari a organizzarti e a dare equilibrio alla vita professionale e privata.

Non c’è una strada prestabilita e i modelli ci fanno da guida per non uscire dal seminato e procedere verso i nostri obiettivi. Poi dipende da noi separarci da ciò che ci ha ispirato, trovare nuove rotte e superare i confini della nostra zona di comfort. E osare.

Da questa concezione personale del lavoro freelance nasce la mia idea di freelance mentor, come figura che, in una relazione, forma e accompagna nel fare per poi lasciare che sia il mentee a proseguire da solo. Per continuare a migliorare se stesso.

Lavori per freelance

Grazie alla rivoluzione digitale numerose professioni si sono trasformate in lavori freelance. Penso a:

  • assistenti virtuali specializzate in diverse aree, da quella social all’amministrativa, dall’organizzazione del lavoro alla gestione dell’agenda
  • speaker e moderatori di eventi
  • traduttori
  • formatori
  • grafici
  • giornalisti nelle varie evoluzioni di un mestiere che deve reinventarsi.

E ricordo tutte le altre che sono nate con il digitale e continuano ad evolvere in 3 macro aree: web, social media e e-commerce.

Il 2020, complici probabilmente gli eventi e gli avvenimenti legati alla pandemia, ha visto un’impennata dei servizi e delle opportuità lavorative e professionali legati al digitale.

Siamo entrati in una nuova visione del lavoro, lontana e diversa dalla concezione tradizionale. Assistiamo a una nuova geografia dell’occupazione. Il lavoro smette di essere assimilato a un luogo e viene considerato come “qualcosa che si fa”.

Lo smartphone è l’ufficio portatile e il grande driver del futuro è il TEMPO. Non più benefit e vantaggi materiali, ma libertà di gestire il proprio tempo in una visione olistica dell’individuo per il raggiungimento del proprio stare bene.

E il lavoro del futuro è sempre più freelance. A noi la scelta di trovare luoghi che aumentano la nostra percezione e condizione di benessere per essere più produttivi ed efficaci.

Aziende e start-up cercano lavoro freelance

Secondo le ultime statistiche online in Italia un terzo dei giovani laureati è disoccupato, la percentuale dei contratti a tempo indeterminato è pari al 52,7% e oltre quattro milioni di italiani lavorano da remoto.

Il mercato del lavoro incerto da un lato preoccupa e mette in crisi, dall’altro, per chi sa guardare oltre, crea nuove ed interessanti dinamiche per i giovani in cerca di lavoro.

I freelance rappresentano il 21% dei lavoratori totali nel nostro Paese, primo in Europa per numero di autonomi.  La necessità di avere collaboratori agili e smart ha spinto tante realtà imprenditoriali e Start-up ad adottare nuove strategie nella ricerca delle risorse. Tra queste spiccano le collaborazioni avviate tra aziende e freelance.

Un professionista innovativo, altamente formato e in costante aggiornamento, perché conosce le leggi di mercato e sa che se si ferma perde in competitività. Ecco chi è il freelance.

Non ha costi strutturali e non costa all’azienda come un lavoratore dipendente assunto a tempo pieno con l’obbligo di versamento dei contributi e della corresponsione di ferie e malattia.

La maggior parte dei freelance, inoltre, ha competenze trasversali, amministrative, relazionali e comunicative, ma anche di problem solving e gestione del cliente. Per lui o per lei, una necessità.

Voglio qui spezzare una lancia a favore di noi freelance e avere l’occasione, in caso un HR manager o un CEO capitino da queste parti, di evidenziare quanto sia importante riconoscere il valore e la professionalità di questi collaboratori.

Lavorare da freelance non significa essere alle dipendenze, perdere la libertà, collaborare a tempo pieno e portare avanti task che esulano dal contratto approvato, condiviso e firmato.

Quali vantaggi per noi freelance?

In Italia lavorare come freelance è ancora complesso e impegnativo. Le offerte di lavoro freelance non mancano ma resta ancora difficile avere una continuità nelle collaborazioni che consenta di dormire sonni tranquilli.

Ecco allora che questo risveglio da parte delle aziende nella ricerca freelance promette di offrire anche maggiori opportunità di avere contratti più stabili, magari trimestrali o annuali con uno stesso committente.

Lavoro come freelance da oltre otto anni e mi è capitato più volte di accompagnare i miei clienti nell’introduzione di nuovi tool e strumenti per velocizzare e ottimizzare il lavoro.

Il nostro vantaggio è anche quello, infatti, di poterci costantemente confrontare con colleghi e altri freelance durante incontri di networking o eventi – che mi auguro torneranno presto dal vivo.

Ugualmente, entrare in un’azienda, imparare a conoscerne i punti di forza e di debolezza, ci permette di analizzare il mercato con occhi diversi, esterni e spesso più lucidi. Ci consente di imparare sul campo a gestire le criticità e le relazioni con il cliente.

Lavorare come freelance online, lo abbiamo visto, rappresenta oggi una straordinaria occasione per riqualificarci, frequentare percorsi che rilascino certificazioni utili a rimettersi in gioco per nuove collaborazioni.

I vantaggi per le aziende

Che vantaggi potrebbe avere un’azienda dal collaborare con freelance italiani? Molti considerando anche la situazione del lavoro che stiamo vivendo.

Il futuro del lavoro ci sollecita a ripensarci come persone in continua evoluzione, guidate da

  • curiosità
  • apprendimento continuo
  • predisposizione adattiva
  • resilienza.

Qualità che il freelance deve maturare e coltivare per resistere alle altalene della vita incerta che oggi contraddistingue lo scenario sociale ed economico in cui tutti siamo destinati a muoverci.

Il freelance

  • ha quindi già acquisito alcune delle principali human skills richieste dal mercato,
  • ha un approccio orizzontale e improntato alla collaborazione
  • lavora in team,
  • è agile e digitale,
  • sa organizzarsi ed è aperto al dialogo,
  • lavora per obiettivi all’interno di una sua rete di contatti che aggiungono valore al suo valore.

Non da ultimo il lavoro freelance online consente di offrire alle aziende prestazioni d’opera da remoto orientate ai risultati, senza la necessità di postazioni di lavoro in sede.

Credo che nel futuro di noi tutti, freelance e dipendenti – quelli che resteranno tali – ci sia la necessità di reinterpretarsi come imprenditori di se stessi per resistere ai cambiamenti profondi che stiamo vivendo e che trasformeranno radicalmente la concezione del lavoro tradizionalemete inteso.

Se stai pensando di cambiare lavoro e tra le opzioni vedi anche la possibilità di ripartire valutando l’idea di essere autonomo con la partita Iva, prima di buttarti sui siti freelance e lasciarti scoraggiare dall’incertezza, puoi contare su di me.

Ho ideato dei percorsi di accompagnamento per essere freelance prima di diventarlo. Perché? Perché intraprendere questa strada è una scelta seria e deve essere considerata con responsabilità e consapevolezza.

????Scrivimi attraverso il form contattatami oppure direttamente a contattami@barbarareverberi.it.

E per conoscermi meglio, seguimi su Telegram, dove offro contenuti per aiutarti a capire il mondo freelance.