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Smart working o lavoro da remoto?

Lo smart working non è sinonimo di lavoro da remoto. Questa distinzione è importante per capire quale dei due riguarda noi freelance e il lavoro da casa in modalità on line.

Cosa abbiamo imparato in questo periodo? Quali opportunità possiamo individuare noi professionisti autonomi? E quali svantaggi è importante tenere presente per trasformarli in punti di forza?

Smart working: significato

Quante volte hai letto nell’ultimo periodo di smart working? Innumerevoli. Immagino che la tua mente già corra all’immagine di una giovane donna a casa, sul divano o al tavolo della cucina, magari con un bambino in braccio, mentre con una mano digita in equilibrio sulla tastiera, guardando nello schermo.

Già, questa è l’idea. Questo, penserai è il significato di smart working.

Che poi vale a dire lavoro da remoto: quello basato su tecnologia, connessioni, reti, chat, video chiamate e ogni genere di strumenti che mette in comunicazione due o più persone attraverso il web. Ma c’è un presupposto fondamentale: occorre aver maturato la consapevolezza del proprio contributo e della propria responsabilità nella collaborazione, nel lavoro di squadra.

Ci siamo quasi, ma quando ci riferiamo allo smart working occorre sapere che parliamo di un lavoro che si può svolgere da casa – da remoto quindi – ma regolamentato da un contratto stabile.

Smart working o evoluzione del telelavoro?

Si tratta infatti dell’evoluzione del vecchio telelavoro e riguarda le aziende e i loro dipendenti. Con la possibilità di rimanere collegati a distanza, le imprese italiane hanno individuato alcuni vantaggi molto interessanti come:

  • la maggiore soddisfazione del lavoratore
  • l’aumento della produttività
  • un risparmio sui costi logistici.

Lo smart working dal 2017 è stato regolamentato dalla Legge 81 sul lavoro agile che poneva per la prima volta l’accento sulla flessibilità e sulla possibilità, su base volontaria, di sottoscrivere un accordo tra le parti – azienda e lavoratore – in assenza di vincoli di orari e luoghi con un’organizzazione dell’impegno tesa agli obiettivi e parità di trattamento economico.

Che sia agile o flessibile, questa nuova dimensione ha profondamente cambiato il sistema lavoro nel nostro Paese. Nonostante alcune resistenze di imprenditori vecchio stampo, ha ampiamente dimostrato, che il rendimento non dipende tanto dalle ore trascorse in ufficio seduti alla scrivania, ma piuttosto dal grado di soddisfazione, benessere e percezione positiva dell’organizzazione.

Lavoro intelligente per persone responsabili

Lavoro intelligente è la traduzione letterale dell’inglese smart working. Per la natura del rapporto di lavoro coinvolge il lavoratore dipendente in una nuova modalità, innovativa e coinvolgente, che richiede alcune capacità, come saper:

  • tendere agli obiettivi
  • organizzare il proprio tempo e lo spazio
  • utilizzare con padronanza la tecnologia
  • acquisire competenze nel digitale
  • conciliare vita privata e professionale.

Non esattamente un gioco da ragazzi per alcune generazioni che si sono dovute adattare alla velocità della luce con il rischio di rimanere esclusi. E allora diventa importante la formazione, costante, e l’acquisizione, nel tempo, di una nuova mentalità: più aperta al cambiamento e in grado di adattarsi costantemente.

Al centro, come ti dicevo sopra, ci deve essere la responsabilità, quella che guida sempre noi freelance, abituati per necessità al lavoro da remoto. Essere responsabili significa qui, in generale per il lavoro da remoto:

  • avere la visione del proprio obiettivo e di quello dell’intero progetto
  • operare in sinergia con tutte le persone coinvolte
  • rispettare i tempi e gli incarichi di tutto il gruppo per non rallentare le fasi
  • prevedere momenti di stallo
  • saper chiedere aiuto
  • donare conoscenza.

E allora penso, come si comprende dall’elenco che ho riportato sopra, che il lavoro agile diventa intelligente, quando al primo posto ci sono le persone.

Il lavoro agile ha dei vantaggi

Quando scrivo e parlo di lavoro nutro un profondo senso di rispetto per questa parola. L’abbiamo usata, stra usata e usata male. Tutti noi, freelance e non, viviamo del nostro e quando manca ci sentiamo sviliti e inadeguati. Del resto, per sentirci apprezzati e rispettati, abbiamo bisogno di essere produttivi. Non lo dico io, eh, lo ha scritto Abraham Maslow a metà del ‘900.

Nel lavoro agile è opportuno riconoscere che possiamo trarre notevoli vantaggi dalla sua acquisizione, se lo riteniamo in linea con la nostra scala di valori.

Sì, perché è bene ammettere, che non siamo tutti uguali e per alcuni di noi organizzarsi a casa, conciliare gli obiettivi professionali con quelli della famiglia, riuscire ad arrivare a fine giornata raggiungendo gli obiettivi previsti, può essere davvero una fatica.

Anche superiore all’uscire di casa e decidere di incontrare i clienti di persona, in sicurezza e nel rispetto del distanziamento sociale. Per questo posso aiutarti a trovare il tuo metodo. Come? Scrivimi per fissare una call di orientamento. Un’ora per te, dove ti darò i primi strumenti per iniziare o migliorare la tua vita freelance.

Personalmente, come freelance digitale, il lavoro da remoto mi permette di:

  • organizzarmi il tempo
  • evitare gli spostamenti e tutto ciò che comportano
  • avere una maggiore concentrazione
  • dare una mano all’ambiente e inquinare meno.

Il vantaggio principale, una volta imparata la gestione delle priorità e assimilata una corretta organizzazione del tempo negli spazi in condivisione, domestici o altrove, è poter dare il giusto significato al lavoro che nella visione del futuro sarà necessariamente più flessibile e diversificato.

Lavoro remoto e famiglia

Quando si parla di lavoro da remoto e famiglia, il carico si sbilancia sulle donne. Lo ha dimostrato il periodo appena trascorso e non ancora finito, in cui le mamme, a casa con bambini e ragazzi, hanno dovuto organizzarsi ulteriormente per conciliare i tempi del proprio lavoro con le lezioni on line, la preparazione dei pasti, l’accudimento e i compiti dei figli.

Per molte di loro si è parlato di parental burnout – stress eccessivo da responsabilità genitoriale – con conseguenze sulla concentrazione, sulla produttività e sull’equilibrio psicofisico. Un rischio poco calcolato che ha messo a dura prova lo spirito resiliente di molte freelance. Per questo ho raccolto alcune loro testimonianze in occasione della Festa della Mamma e le ho riunite nel mio post su Linkedin dedicato alle Mamme freelance.

Svantaggi e consigli per il lavoro agile

Tra gli svantaggi del lavoro agile, c’è dunque la difficoltà per le donne di ritagliarsi uno spazio privato e regolato in cui potersi ritirare per ritrovare se stesse e lavorare con maggiore efficienza.

Situazione straordinaria a parte, lavorare da casa, potrebbe favorire la sedentarietà, l’aumento di peso, la perdita di tonicità muscolare e l’intensificarsi di dolori causati da una postura scorretta.

Ecco perché suggerisco alcuni consigli per freelance che prediligono il lavoro da remoto:

  • creare la propria routine mattina e sera
  • dedicare un po’ di tempo alla meditazione e all’esercizio fisico
  • tenere in frigorifero frutta e verdura piuttosto che dolci e insaccati
  • creare uno spazio di lavoro adeguato, tenendo presente luce e tranquillità
  • avere una buona connessione internet e un piano dati di riserva sullo smartphone
  • utilizzare una sedia ergonomica o un pallone da pilates
  • programmare il lavoro e le pause ogni ora per sgranchirsi le gambe
  • trovare il proprio equilibrio nel pianificare le giornate tra lavoro e tempo per sè
  • lasciare spazio per la lettura, l’ascolto della musica e gli amici
  • bere molta acqua, aiuta a conservare lucidità e dare la giusta energia alle sinapsi
  • curare il proprio abbigliamento ed evitare la tuta o il pigiama
  • curare il proprio aspetto.

L’ordine può variare, ma tutti questi punti sono da tenere in considerazione per evitare di cadere nella tentazione di lasciarsi andare, giustificando la propria pigrizia con la scusa che tanto non si esce.

Piccoli cambiamenti portano grandi risultati.

BARBARA

Smart Working e tecnologia

Un aspetto che accomuna il lavoro in remoto con lo smart working è l’utilizzo della tecnologia. Che si sia freelance o dipendente, senza un pc, una buona connessione, delle cuffie e i software adeguati, lavorare da casa o da qualunque altro luogo è impossibile.

È fondamentale acquisire una mentalità aperta al cambiamento e adattabile e in questo noi freelance partiamo con un certo distacco. Per sopravvivere o reinventarci abbiamo dovuto formarci costantemente e crescere nel digitale.

Il nostro gruppo di Freelance Network Italia ha fatto del lavoro da remoto un plus. Tutti abbiamo continuato a operare da casa fissando call conference via zoom o whereby settimanale e mantenendo aperto il contatto via Telegram.

Insieme abbiamo scritto a più mani testi condivisi grazie a Documenti Google, un sistema di creazione e salvataggio in cloud che consente di accedere e intervenire da qualunque dispositivo, pc, tablet o smartphone, per apportare le proprie modifiche, subito disponibili per gli altri.

Ciascuno può trovare le modalità di collaborazione che sente più vicine. L’importante è che siano condivise da ciascun membro del gruppo per facilitare il lavoro e il raggiungimento degli obiettivi, cercando di rispettare le esigenze degli altri e sostenendo il miglioramento delle competenze digitali in chi ha una maggiore resistenza iniziale verso alcuni strumenti.

Se sei freelance da poco e vuoi approfondire aspetti e risvolti della vita da lavoratore autonomo, puoi trovare utili informazioni nel mio post precedente dedicato ad Aprire la partita Iva. Ho voluto metterci tutte le info pratiche e i riferimenti per fare il grande passo con qualche consiglio in più.

Il mio libro

Dopo due anni di studio e raccolta del materiale, sono davvero emozionata nell’annunciarti che è appena uscito Freelance Digitali, il mio libro edito da Maggioli Editore. Tiene conto della mia esperienza, dei miei errori, delle fatiche e soprattutto dei progressi che ho fatto un passo dopo l’altro per arrivare qui e poterti aiutare.