Freelance si nasce o si diventa? Una bella domanda che aiuta a capire come è possibile diventare freelance pianificando le azioni prima di partire.
Questo post annuncia il primo episodio di una miniserie di podcast pensato per l’estate. Cinque appuntamenti che nel mese di agosto si susseguiranno settimanalmente per aiutare – spero – le persone che stanno pensando a come essere freelance prima di diventarlo.
Pensare non basta. Occorre agire. Questi cinque appuntamenti sono un estratto del mio METODO FORTE RISATA. Non sono impazzita, è un acronimo che mi ha aiutato a organizzare i contenuti per supportare i freelance nella loro trasformazione:
- FORma mentale (l’episodio di oggi)
- TEmpo (10 agosto)
- RISorse (17 agosto)
- Azione (24 agosto)
- TAlismano (31 agosto)
Come faccio a fare il freelance?
La situazione straordinaria che abbiamo vissuto sollecita alcune riflessioni:
- l’incertezza fa parte della nostra vita, solo che non ce ne eravamo accorti
- il lavoro non è un luogo, ma siamo noi a definirlo
- occorre avere un piano B e anche C aiuta a diversificare e conservare alta la propria professionalità e l’autostima.
Fatta questa premessa, è più chiaro perché è importante fare una scelta consapevole per diventare freelance. Una scelta che può essere dettata dalla contingenza e dalle necessità, ma che può rivelarsi una valida occasione per
- imparare costantemente
- crescere professionalmente
- trovare una dimensione di benessere.
Abbiamo ri-cominciato ad apprezzare il tempo e le piccole cose, quelle che si possono condividere, per sentirsi, comunque, in pienezza.
Voglio fare il freelance: non basta
Qualche anno fa sono stata invitata a portare la mia esperienza al primo corso di formazione che riuniva freelance di diversa natura: giornalisti, commercialisti e avvocati.
Sì, perché alla fine oggi siamo davvero tutti freelance e si è persa l’idea del libero professionista con lo studio che ha i clienti che bussano alla porta.
Il titolo del corso che si teneva a Milano nel Palazzo della Regione era proprio “Voglio (devo) fare il freelance”. Era il tempo in cui pochi parlavano di freelance e ascoltare qualcuno che ce la stava facendo avevo portato energia nella sala.
Da quell’intervento è nato Freelance Network Italia. Quasi quattro anni fa.
Ma tornando alla scoperta delle piccole cose, credo che questo modo di guardare la realtà ci possa aiutare a sentirci connessi agli altri e a costruire nuove strade insieme.
Dietro questa sensazione c’è in verità un approccio diverso alla vita stessa. Un approccio che per noi freelance è vitale coltivare, se vogliamo mantenere la rotta senza lasciarci fermare dagli ostacoli che possiamo incontrare.
Diventare freelance richiede coraggio
Sia che già siate freelance o che lo vogliate diventare, costruire il mindset giusto rappresenta le fondamenta.
Il freelance sa che il lavoro, il cliente, la stabilità finanziaria, la motivazione e ogni progresso dipendono dal suo assetto mentale, dalla sua capacità di relazione e dalla sua strategia di comunicazione.
Rientrano nel mindset 4 qualità irrinunciabili:
- agilità,
- determinazione,
- organizzazione e
- resilienza.
Per agilità intendo la disponibilità a muoverti, a lavorare da remoto, da qualunque parte del globo, in qualunque condizione, per essere efficiente e proattivo. Senza lamentarsi, cercando soluzioni proattivamente.
La determinazione è indispensabile per autogestirsi e arrivare all’obiettivo che ti sei prefissato. Ci devi mettere sempre impegno e tanta costanza. Mi piace qui ricordare un libro che ho trovato molto stimolante. È di Patrizio Paoletti, edito da BUR, e si intitola L’Intelligenza del cuore.
«Coltivare la determinazione – scrive Patrizio Paoletti – permette di instaurare relazioni chiare con gli altri e riconoscere gli alleati che incontreremo lungo la strada. Chi ci sarà d’aiuto e che invece sarà un ostacolo. Abbiamo infatti due grandi “allenatori” nella vita, ugualmente importanti: l’ostacolo e la spinta, ciò che ci trattiene e ciò che invece ci sostiene. Il punto è riuscire a distinguere tra queste due forze. E, per farlo, dobbiamo avere ben chiara la meta che vogliamo raggiungere».
Senza organizzazione fai poca strada. Come freelance, sei il tuo boss, il tuo commercialista, il tuo avvocato, il tuo tutor, la tua maestra, la tua amica del cuore, la tua guida turistica e perfino la tua vocina interiore.
Imparare a organizzarti significa terminare la giornata soddisfatto. Per questo, definisci gli obiettivi, stabilisci le priorità e trova il tuo metodo: esplora la matrice di Eisenhower, utilizza una app come Trello, scrivi in agenda con colori diversi e regalati sempre delle pause per rigenerarti.
Di resilienza (o antifragilità – vai ad ascoltare l’episodio di News per Freelance) avrai sentito parlare milioni di volte. È un termine mutuato al mondo della siderurgia che indica la capacità di adattamento e resistenza senza rompersi di un metallo.
Rende bene l’idea, la metafora . Tuttavia mi piace adottare la definizione che ci offre un maestro di resilienza come Pietro Trabucchi, psicologo dello sport, autore di numerosi libri sull’argomento.
«La resilienza è il prodotto degli ultimi due milioni di anni di evoluzione. [Quando…] il lunghissimo inseguimento presupponeva lo sviluppo di qualità psicologiche peculiari: la capacità di dilazionare la gratificazione, nuovi livelli di concentrazione, capacità di resistere alle tentazioni e di distogliere l’attenzione dal dolore e dal disagio».
Lavorare come freelance
Se stai cercando una nuova strada e vuoi prendere in considerazione anche quella di diventare imprenditore di te stesso, ti suggerisco di seguire questo SPECIALE ESTATE del mio podcast.
Il primo episodio è interamente dedicato a sviluppare il mindset o forma mentale per resistere alle intemperie e imparare a ballare sotto la pioggia.
Un estratto del mio metodo in 5 episodi brevi ed efficaci, pensati per darti informazioni e consigli rispettando il tuo tempo estivo.
Per ripartire da qui, da te stesso, dalle tue abilità e allenare quelle capacità che ci rendono unici.
Essere freelance può diventare un’opportunità per riscoprire le nostre qualità più umane.
Se ti è piaciuto questo post e vuoi contattarmi per una breve call, prenota qui il nostro tempo insieme.