Quante volte alla fine di un mio intervento mi è capitato di sentirmi porre questa domanda: “come posso diventare un giornalista freelance?”
Per molti giovani è un sogno idealizzato. Per tanti colleghi che già lo sono ed escono dalle redazioni diventa una necessità imposta dalla grande trasformazione del lavoro. E dalla rivoluzione digitale a tutti i livelli.
Occorre reinventarsi o crearsi un lavoro. Ormai anche il dipendente dovrebbe avere una visione “oltre la siepe” del posto fisso. Spesso il giornalismo freelance viene visto come un’opportunità da cogliere. Certo, meglio avere una strategia.
Cosa vuol dire giornalista freelance?
Il giornalista freelance è un professionista della parola iscritto all’Albo dei Giornalisti, nell’elenco professionisti o pubblicisti, che non è assunto con contratto giornalistico, ma:
- è collaboratore esterno per alcune testate on e off line
- svolge attività di ufficio stampa per aziende e pubbliche amministrazioni
- scrive contenuti in ottica SEO per professionisti e aziende
- lavora da remoto o in presenza, NON A TEMPO PIENO, per elaborare testi da distribuire sui canali aziendali e anche sui social network
- opera come brand journalist per le imprese.
Ho cercato di inserire qui i ruoli principali che un giornalista freelance può ricoprire, anche se il mercato del lavoro in continua evoluzione ci spinge a essere creativi. Soprattutto volevo chiarire che il giornalista freelance NON è solo colui o colei che scrive per un giornale. I tempi sono CAMBIATI!
Una cosa è certa: il valore aggiunto che un giornalista può dare è l’attenzione agli aspetti deontologici – come indicati nel Testo Unico dei doveri del Giornalista – di ciò che scrive, perché è tenuto a:
- difendere il diritto all’informazione e la libertà di opinione di ogni persona
- rispettare i diritti fondamentali delle persone e osservare le norme di legge poste a loro salvaguardia
- tutelare la dignità del lavoro giornalistico e promuovere la solidarietà fra colleghi
- accettare indicazioni e direttive soltanto dalle gerarchie redazionali
- rispettare il prestigio e il decoro dell’Ordine
- applicare i principi deontologici nell’uso di tutti gli strumenti di comunicazione, compresi i social network
- curare l’aggiornamento professionale secondo gli obblighi della formazione continua.
Come si diventa giornalista pubblicista?
L’Ordine dei Giornalisti nasce con la legge n. 69/1963 sull’ordinamento della professione giornalistica che istituisce l’Albo. All’elenco professionisti appartengono coloro che svolgono la professione giornalistica in maniera esclusiva e continuativa, mentre nell’elenco pubblicisti rientra chi svolge contestualmente altre attività, come avvocati o commercialisti che collaborano con testate specialistiche.
Per accedere come pubblicista devi avere i requisiti di legge:
- cittadinanza
- nessun precedente penale
- presentare la quietanza del versamento della tassa di concessione governativa
e
- dimostrare di aver svolto attività giornalistica retribuita e continuativa per almeno 24 mesi presso una testata registrata
- aver raggiunto un certo numero di articoli firmati (dipende dai diversi Ordini Regionali)
- produrre i pagamenti e le ricevute dei compensi in regola con gli adempimenti fiscali (ad esempio, ritenuta versata dalla testata)
- presentare una dichiarazione del direttore della testata che attesti la veridicità della collaborazione e dell’iscrizione al Registro della Stampa.
Non c’è un esame da superare, ma occorre sostenere un colloquio di cultura generale presso la sede dell’Ordine regionale.
Sarà poi l’Ordine ad accogliere la richiesta e a validarla in sede di Consiglio.
Il percorso per diventare giornalista professionista richiede:
- la frequenza biennale di una delle scuola di giornalismo riconosciute dall’Ordine
- oppure lo svolgimento di un praticantato di 18 mesi in una redazione, ormai praticamente impossibile, e la frequenza di uno dei corsi di 45 ore proposti dall’Ordine per preparare
- l’esame di idoneità professionale a Roma.
Nel mio libro Freelance Digitali, racconto anche delle principali scuole e del futuro della professione, ma vorrei qui evitare di dare false illusioni rispetto alla visione romantica e ormai retaggio del passato, del redattore di successo assunto con Articolo 1.
La realtà oggi è completamente diversa ma altrettanto soddisfacente se sei disposto a lavorare per i tuoi lettori, per te e per rendere un servizio di qualità al tuo pubblico.
Sono dell’idea che siamo tutti delle antenne oggi, dopo la disintermediazione dell’informazione. Sta a noi mettere in ciò che scriviamo ovunque buon senso, rispetto per gli altri e verità.
Lavorare come giornalista freelance
Ecco allora che si può imparare come diventare giornalista freelance sviluppando un assetto professionale e mentale costruttivo, che guarda al futuro, al digitale, al miglioramento costante per il bene della società.
All’inizio può sembrare complesso e lo è, in effetti. Trovare clienti, creare relazioni, portare a casa il lavoro dopo la presentazione del progetto di comunicazione.
E poi non dimentichiamo la gestione della partita Iva, la propria amministrazione, la gestione del tempo e la cura del proprio personal branding.
Insomma possiamo anche sapere in teoria come diventare giornalista freelance, ma è nella pratica che lo diventeremo. Imparando da ogni lezione che la vita ci offre. Restando umili e curiosi. Costruendo la nostra reputazione fuori e dentro la rete. Coltivando le relazioni con altri freelance.
Il nostro valore, come freelance e giornalisti freelance, continuerà a crescere se faremo della formazione continua un asset del nostro lavoro e del confronto una buona abitudine quotidiana.
Abbiamo imparato che il digitale fa parte di noi, ora abbiamo il dovere di evolvere e portare a un livello superiore le nostre conoscenze per trovare risposte e dare ai nostri clienti soluzioni sempre più efficaci.
Quando ho cominciato ero una giornalista a tempo indeterminato. Poi sono diventata giornalista freelance e ogni passo avanti è stato nel segno della passione e della voglia di imparare per offrire un servizio sempre più qualificato.
Come fare per diventare giornalista freelance allora? Dipende da voi. Dalla dedizione e dalla determinazione con cui comincerete ogni giorno. Come fosse un’avventura alla ricerca del tempo che non potete perdere e del cliente che dovete raggiungere.
Ora hai due possibilità: stare lì fermo e aspettare di essere perfetto per cominciare oppure agire adesso e assumerti il rischio come fossi un imprenditore di te stesso. Qui comincia il tuo percorso e se vuoi essere accompagnato, mi troverai al tuo fianco.
Proprio qui.